So were do we begin and what else can we say?
When the lines are all drawn... what should we do today?

mercoledì 6 luglio 2011

Il Michelangelo-Pensiero sui giochi di ruolo

L’altro giorno parlavo con il buon Andrea di The Witcher 2. Quella che è iniziata con una critica di Andrea al sistema di combattimento del gioco, ha finito per essere una discussione sugli approcci dei game designers al genere. In particolare una sua frase, “a me non piace che gli elementi rpg giustifichino meccaniche mediocri di altro stampo” mi ha fatto meditare sul genere.

Molte persone sono contrarie alla contaminazione di generi. In realtà i gdr occidentali, e in misura minore quelli orientali, sono sempre stati una miscela di più generi diversi (anche se, dato che quando è uscito alkalabeth nel 79 non è che ci fossero tutti sti generi, non sarebbe scorrettissimo dire che vari generi hanno preso elementi dai gdr e ci hanno fatto giochi complesiti XD).

Indubbiamente il combattimento di un the witcher 2, se confrontato con un god of war, è mediocre. Come dice Andrea, è proprio questione di “risposta”. Il gioco non ha quella fluidità, quelle reazioni che ormai sono standard negli action. Questo è un discorso che, però, si può fare alla maggior parte degli elementi dei gdr.

Partiamo dagli elementi esterni al combattimento. I gdr occidentali hanno a volte puzzle (oggi è più raro, ma fino alla prima metà degli anni 90 era un cosa standard). Le quest sono spesso “fetch-quest” o investigazioni (quando non sono del tipo “vai nel dungeon e spacca”). Spesso si va in giro a parlare con altri npc. Questi elementi… beh ricordano ampiamente avventure grafiche, e tendono ad essere piuttosto banali se confrontate con un esponente decente del genere.

Parliamo ora del combattimento. Al giorno d’oggi ci sono vari approcci:

  • Il combattimento “tattico”. Qui solitamente bisogna coordinare un gruppo di personaggi, utilizzando le loro abilità per superare gli scontri. Gli approcci possono variare… la bioware ad esempio ha preso le idee migliori degli mmorpg con i due dragon age, ma il succo è questo. Tendo a divertirmi con questi combattimenti, ma alla fin fine ricordano strategici. Magari non quelli alla c&c, ma sicuramente ci vedo molte similitudini con serie come myth (non calcolo granchè gli strategici negli ultimi anni, un giocatore del genere probabilmente saprebbe dire di più). Beh… anche questo genere di combattimenti, rispetto a uno strategico è banalissimo. Semplicemente, non c’è la stessa varietà di situazioni e ricchezza di elementi tattici (quantità di unità e di variabili, uso del terreno… )
  • Il combattimento “action”. In questa categoria rientrano i vari giochi alla the witcher 2, gothic e oblivion dove si controllano direttamente le azioni del personaggio. Come abbiamo detto prima, non c’è la fluidità e la ricchezza che si trova in un action odierno.
  • Il combattimento “sparatutto”. Anche qui c’è lo stesso discorso. Anche se prendiamo Mass Effect 2, che probabilmente è il gioco che è riuscito meglio ad applicare una meccanica tps a un rpg, ci ritroviamo con un sistema che non è all’altezza di uno splinter cell convinction o un rainbow six las vegas. Non c’è la stessa fluidità di movimenti, non c’è una varietà di situazioni simili.

In totale quindi, gli rpg sono un grosso miscuglio, con una serie di elementi che presi da soli sono mediocri ma che uniti riescono alla fine a darci qualcosa di buono. Perchè ci piacciono?

  • Varietà. In un fps alla fine dei conti, ti ritrovi ad andare in giro a sparare alla gente. Ci possono essere dei set-pieces più divertenti e interessanti, ma è difficile trovare una formula così varia da permettere di far divertire un giocatore per più di una manciata di ore (escludendo il gioco online, dove ci sono tutte altre dinamiche). In un rpg ti trovi a fare un bel pò di cose diverse. In un determinato momento sto combattendo in delle miniere contro degli zombie, dopo sono in città a investigare su un omicidio, fatto ciò esploro i boschi nei dintorni. Tutto ciò consente di mantenere l’interesse per molto più tempo.
  • Crescita. Quello che, probabilmente, contraddistingue un rpg da un altro tipo di gioco è la crescita del personaggio. Vedere il proprio personaggio migliorare nel corso dell’avventura, poterlo personalizzare a proprio piacimento… vedere i propri pg distruggere nemici che qualche ora prima erano impossibili. Tutto ciò dà una soddisfazione che gli altri giochi non possono dare ^__^.
  • La trama. Per tutta una serie di ragioni implementativi, alcune derivanti dal discorso ceh abbiamo fatto fino a ora, gli rpg possono essere molto più lunghi di un gioco normale. Questo implica che gli sviluppatori possono mettere una cura nei personaggi e nella trama che un altro tipo di gioco solitamente non riesce ad avere. Il respiro epico della trilogia di Baldur’s Gate non sarà mai raggiungibile da una serie action, anche una di ottimo livello.

Beh, penso di aver spiegato abbastanza bene il Michelangelo-Pensiero su uno dei miei generi preferiti. Si vede che dopo questi esami ho solo voglia di stare con le palle all’aria eh? XD

domenica 3 luglio 2011

Eberron: Dark Omens 1/07/11 (Flight of the StormHunter 1 e 2)

Presenti:

  • Vittorio
  • Mario
  • Antonio
  • Angelo

E così, tra varie vicissitudini, inizia una nuova campagna. E’ da molto tempo che volevo provare la quarta edizione, ma i tentativi di organizzare qualcosa sono sempre finiti in un epic fail. Dopo svariate partenze, scomparse, gruppi inquietanti, parte questa campagna in Eberron, che, almeno per il momento,  sarà giocata ogni paio di settimane. Considerando che a breve arriva l’estate e parte la gente, credo che avremo una o due sessioni, al massimo, prima dell’estate. Beh bando alle ciance e partiamo con il log ^__^ .

Nelle profondità del Khorvaire, oltre i confini delle quattro nazioni, vi è un’immensa montagna. Antichi passaggi corrodono le sue rocce, alcuni dei quali evitati anche dalle più terribili creature. Nella profondità della montagna, migliaia di rune intaccano la roccia, narrando una storia antica quanto Eberron stessa. Tutte le vie convergono in un’immensa caverna e, al suo centro, si trovava la veggente. Piegata su se stessa, la donna era scossa da violenti spasmi, le sue antiche ossa contorte da un dolore inimmaginabile. Il dolore sembrava non avere mai termine, finchè, all’improvviso, esso si placò, lasciando spazio ad un momento di estrema chiarezza nella la sua mente. La veggente parlò:

“Ahhh.., ora ci vedo. Scorgo i segni… migliaia di strade, migliaia di intersezioni e bivi e alla fine di tutte… fiamme. Tutto inzia quando la giovane cacciatrice sarà catturata dalla tempesta. Sotto i due segni, un giorno, nascerà la figlia della luna e delle stelle. Nutrita da Eberron, vegliata da Siberys, temprata da Khyber, porterà ad una nuova era, di speranza… e di dolore. Così è scritto”

L’avventura parte sulla StormHunter, una nuova areonava di un nobile dell’Aundir, lord Marril Shieldheart. Il gruppo, composto da agenti del Breland, accompagna Lady Krisanna Trannit. Lord Marril ha convocato decine di ospiti, dalle 4 nazioni, per mostrare la sua aereonave e i reperti recuperati nella sua ultima spedizione a Xen’drik.

Il gruppo sale sulla nave e inizia a far conoscenza degli ospiti. Ci sono una moltitudine di figure sulla nave. Gira voce che un leggendario mercenario, Shir, sia nascosto tra gli ospiti. Nessuno ha mai visto Shir che, a quanto pare, ha ucciso il precedente custode della fiamma, anni fa. Un mezz’orco, Send Tharashk, è sulle sue tracce.

Durante la serata il capitano della nave, Rys Lyrandar, avvisa il gruppo che la nave stà entrando in una tempesta elementale, un evento molto insolito. In breve, un gruppo di elementali attacca la StormHunter. Il gruppo sale sul ponte a difendere la nave mentre Lady Krisanna effettua un rituale protettivo. La prima ondata di elementali viene allontanata, ma Krisanna pensa che la nube sia stata evocata dall’interno della StormHunter. Una guardia sale sul ponte a fine battaglia urlando: “Il cardinale Olstin è stato ucciso!”.

Il cardinale è un importante nobile del Thrane. Nessuno l’ha visto durante la serata. E’ vecchio e malato e solitamente è il suo attendente, Olgen, a occuparsi dei suoi affari. Il gruppo controlla la scena del delitto. Il cardinale ed il suo attendente sono stati uccisi, a colpi di coltello. Il cardinale sembra essere stato preso di sorpresa. Sulla sua scrivania vi è un diario aperto, le sue pagine strappate. Il resto del diario non sembra avere alcun senso. Sul soffitto il gruppo scorge un marchio, diverso da ogni marchio conosciuto, tracciato magicamente. Il capo delle guardie, Keman Medani, trova un medaglione nella stanza, con un simbolo di alce tracciato sopra. Il medaglione sembra essere strappato e Keman pensa che Olgen, lottando, sia riuscito a sottrarlo al suo aggressore. A quanto pare il colpevole è stato ferito. Una scia di sangue giunge al ponte della nave. Il barista, Jenks, dice di aver sentito dei passi scendere dal ponte e risalirci per due volte.

Krisanna prende da parte il gruppo. Ha già visto quel medaglione, che appartiene a un nobile minore del Breland, sir Raven. Anche in caso di sua colpevolezza, sir Raven non deve essere arrestato. Lady Krisanna doveva incontrare il cardinale per effettuare un trattato segreto tra il Thrane e il Breland. Per il momento preferisce non rivelare la natura di questo trattato. Se si scoprisse che l’assassino è un nobile del Breland il trattato andrebbe in fumo e si rischierebbe una guerra tra i due stati. Il gruppo deve quindi investigare sulla faccenda e proteggere sir Raven in qualche modo.

Qui volevo provare a fare qualcosa di diverso dal solito. Ho gestito più avventure in cui c’era un omicidio ed il gruppo doveva trovare il colpevole. Questa volta invece il colpevole si sa già chi è ma bisogna proteggerlo nascondendo le prove in qualche modo. Fa anche capire un pochino che Eberron è un ambientazione piuttosto diversa come stile da quelle più classiche di d&d.

Il gruppo si mette in azione per investigare sulla faccenda. Ascoltando una conversazione di lord Marril, scoprono che qualcuno ah cercato di entrare nel deposito bagagli della nave, ma è stato fermato da una trappola ed è fuggito.  Il gruppo interroga sir Raven, che dichiara la sua colpevolezza. Il nobile ha un’aria stordita che fa pensare a condizionamento mentale. Non ha tracce magiche su di se però, il che porta Krisanna a pensare a una malattia mentale o a condizionamento psionico. Il gruppo cerca di recuperare il medaglione dalle stanze delle guardie, che stanno effettuando un rituale per scoprire il suo proprietario. Mario e Antonio riescono a distrarre le guardie e a scambiare il medaglione con una replica, sulla quale è stato castato un rituale di anti-individuazione. Recuperato il medaglione Antonio lo tramuta in gemma, utilizzando uno dei suoi rituali.

Una volta fatto ciò vi è un altro assalto di elementali, gestito con uno skill challenge. Il gruppo si è diviso, con Mario che tentava di individuare la fonte magica che ha evocato gli elementali e gli altri che combattevano sul ponte. Mario riesce a scoprire un cristallo, nascosto in un deposito, dal quale sembra originare il problema. Nel frattempo Angelo difende Krisanna e gli altri combattendi con degli scudi magici, Vittorio raduna i soldati e li indirizza nei punti strategici e Antonio salta su una scialuppa volante combattendo con gli elementali. Alla fine del combattimento un gigantesco uccello di fuoco assale il gruppo.

Primo skill challenge con il gruppo. I giocatori devono un pò abituarsi alla meccanica ma è stato divertente. Una serie di tiri MOLTO fortunati del gruppo ha però fatto finire lo skill challenge al secondo round con un successo totale –.-

A questo punto abbiamo interrotto la sessione, che continuerà tra un paio di settimane.

Come prima sessione è venuta carina. Dobbiamo carburare un pò, ma questo succederà dopo qualche giocata. Ho fatto qualche errore rispetto ai miei piani originali, non avendo potuto portare l’avventura a causa del simpatico black-out di mezza quarto, ma bene o male l’avventura è filata liscia.

Giocare ogni 2 settimane purtroppo è un limite. Per mandare avanti la trama e non bloccarci ho eliminato qualche npc e qualche situazione interessante. Il gruppo poteva, ad esempio, sfruttare il tentativo di furto nel deposito per incolpare qualcun altro al posto di sir Raven.

Un buon inizio tutto sommato… vedremo come si evolve Sorriso