So were do we begin and what else can we say?
When the lines are all drawn... what should we do today?

lunedì 3 ottobre 2011

Dead Heart In a Dead World (The Clairvoyant 3)

 

The Clairvoyant Part 3: Children of the Damned

Presenti:

  • Adriano
  • Annalisa
  • Claudio
  • Esa
  • Riccardo

Riassunto di Adriano

(Dal diario del tenente Logan. Data cancellata)

La notte è stata tranquilla. Ci siamo svegliati alle prime luci. Il capitano dice che dobbiamo metterci in marcia subito. Più saremo lontani da Goderich e meglio sarà per tutti. L’aura del capitano è di un colore verde-bluastro screziato di quando in quando da un alone viola. So cosa vuol dire. Mantiene un atteggiamento distaccato, ma conosce i rischi che corriamo. Padre Tom ha cominciato a salmodiare una di quelle sue strane preghiere, a colazione, qualcosa che parlava di giustizia per tutti. La sua strana religione comincia a piacermi, almeno le salmodie non sono monotone come nelle vecchie chiese di Toronto.

Celine si è alzata per ultima, ma ho avuto come l’impressione che avesse finto di dormire fin quando tutti non si sono alzati. Non mi fido completamente di lei, ma la sua aura è rosa pallido leggermente tendente al rosso, a tratti. Ha un’aria davvero innocente, eppure non mi convince. Ho spesso l’impressione di aver visto il suo viso da qualche parte prima, ma non riesco a ricordare.

Ho passeggiato un po’ con il vecchio stamattina, con la scusa di cercare legna per il fuoco. La macchia scura nel suo addome sembra essersi allargata. Attorno, c’è una folla di macchie più piccole. “Non mi resterà molto”, ha detto. “Per questo è importante che impariate a usare i vostri doni il prima possibile”.

Ci siamo messi in marcia dopo colazione. King’s Road, avevamo deciso, è un buon posto per attendere la bestia. Gli alberi la rallenteranno. Shawn ha illustrato al vecchio e al capitano un suo piano. Vuole utilizzare alcune delle granate che abbiamo recuperato nel magazzino dei predoni per innescare delle trappole esplosive. I suoi poteri di telecineta dovrebbero essere sufficienti allo scopo. Wicasa e il capitano hanno annuito. Pare che Celine darà una mano. Sarà sufficiente?

Siamo arrivati alla radura di King’s Road nel primo pomeriggio. Sebbene il tempo fosse poco ci siamo concessi un pasto decente. In fondo potrebbe essere l’ultimo. Il capitano ha adocchiato un paio di punti sopraelevati dai quali non sarebbe difficile colpire la bestia rimanendo ben difesi, l’unico dubbio è: da dove arriverà? Anche Shawn, Celine e padre Sawyer hanno avuto qualche difficoltà, ma dopo aver studiato attentamente la zona hanno individuato il punto migliore dove piazzare le cariche.

Scrivo queste parole nel tempo che ci rimane nell’attesa della bestia, conscio che potrebbero essere le ultime.

Il vecchio Wicasa ha sentito qualcosa. Prendiamo posizione.

(Più tardi quello stesso giorno)

Sono stanco, ricoperto di fango e del mio stesso sangue, e scrivo queste poche cose alla luce della luna. La bestia è arrivata da ovest, sradicando alberi e abbattendo rocce. Riparato dietro ad un costone col capitano, ho atteso per colpirla che arrivasse tanto vicina da vederne gli occhi. Non dimenticherò mai più quegli occhi, inconfondibilmente umani. Le cariche di Shawn non hanno avuto purtroppo l’effetto sperato. Il capitano e io abbiamo provato ad abbatterla, ma siamo riusciti a stento a ferirla. Ha raggiunto il costone e ha scaraventato un paio di noi ad alcuni metri con uno dei suoi arti immondi. Abbiamo cominciato a girarle intorno, purtroppo è stata abbastanza veloce da colpirci. La sua aura era di un rosso intenso, livido, minaccioso. Solo da una distanza ravvicinata siamo riusciti a indebolirla abbastanza. Wicasa ha detto che quello era il momento. Ci siamo riuniti in cerchio, feriti, malconci ed esausti. Celine ha ricevuto la nostra energia, l’aura di tutti è diventata immensamente luminosa in quel momento e un raggio di luce bianca ha colpito la creatura. Dopo un minuto, la creatura era scomparsa. Al suo posto c’era il prigioniero John. “Non l’avete ucciso voi”, ha detto Wicasa. “In un certo senso era già morto, quando la mutazione è avvenuta. Tutto ciò che avete fatto è stato ridargli il suo aspetto originario”. Davvero? Era questo il suo vero aspetto? O non piuttosto quello della bestia? Wicasa ha detto che il dono accresce ciò che uno ha già dentro di sé, e chi lo accetta resta umano, ma chi non riesce ad accogliere il dono riceve la mutazione. Cos’era veramente John? Non lo so, sono troppo stanco. Spero di riuscire a riposare

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